Line paterna:
La storia dei miei trisavoli paterni (Raimondo Pensiero e Giovanna Pimpinella; Francesco Pensiero e Mariangela Pensiero) come quella dei miei bisnonni, Vincenzo Pensiero e Mariangela Pensiero è molto semplice in quanto sono tutti nati e vissuti Santa Maria Infante (Minturno - LT), lavorando i campi (soprattutto gli uomini) e curando casa, accudendo i figli. Dall'unione delle persone suddette nacquero cinque figli (di cui tre ancora in vita), tra cui mia nonna Angela (casalinga, ma vanta nei ricordi dei suoi antenati una discendenza con la nota famiglia Orsini). Mia nonna Angela Pensiero sposa Silvestro De Filippis¹, un ferroviere (morto purtroppo nel 1988), con la passione della caccia: mia nonna racconta che, alla sua morte, il suo pappagallo si lasciò morire di fame, ora lo conservano imbalsamato per ricordo. Mio padre, Domenico De Filippis, attualmente presta servizio a Gaeta (LT) come carabiniere, mentre mia madre, Gabriella Bosso, fa parte del personale A.T.A. presso l'Istituto Alberghiero "Celletti" di Formia (LT).
¹dei suoi genitori si sa poco: la bisnonna Poccia Massimina era solita vestirsi da "pacchiana" (vestito locale dell'epoca) e legarsi sempre i capelli intrecciati dietro la nuca (raccontava mio nonno Silvestro che le aveva visto i capelli sciolti solo una volta); il bisnonno Fortunato De Filippis è morto durante la Seconda Guerra Mondiale e i ricordi si perdono nel tempo.
Linea materna:
Purtroppo ddei miei trisavoli materni non si è in possesso di notizie ed anche del mio bisnonno Basso Alfonso si sa poco: era ferroviere, viveva a Napoli, sposò la mia bisnonna Mariagrazia Buono di professione casalinga; morirono giovani, prima della guerra, e non si hanno tanti ricordi. Mio nonno Vincenzo Basso era l'ultimo di otto figli (frutto di due matrimoni). Racconta dei tempi duri della sua infanzia: ad esempio di quando andava a scuola scalzo o di quando - durante la guerra - riceveva in cambio beni alimentari (ceci, fagioli, ecc.. che lui conservava in calze dove faceva il nodo per separare i vari alimenti) se svolgeva delle piccole commissioni.
Fortunatamente le cose per lui migliorarono quando trovò lavoro nella Fiat, prima a Napoli e poi a Torino dove si trasferì con la moglie, Giovanna Noletta [figlia di Ciro Noletta, che lavorava in un silurificio a Napoli, e di Anna Caprio, casalinga]. Di fatti mia madre è nata quando erano a Torino (mentre i suoi due fratelli erano nati a Napoli) e vi restò fino ai suoi 16 anni. Una volta in pensione mio nonno si trasferì in provincia di Latina, dove gestirà un bar, prima a Formia e poi a Scauri.
Silvestro De Filippis