La storia della mia famiglia dal ramo materno ha inizio con i trisnonni di cui conosco solamente Chiara Imola e Costantino Mingarelli: casalinga e agricoltore. Dunque la mia ricostruzione dettagliata partirà dai bisnonni quali Mario Silvestri, Federica Mingarelli, Antonio Nirchi e Maria Domenica Mancini. Mario nacque ad Arnara, fu operaio e per passione produceva artigianalmente cesti di vimini. Nel corso degli anni si innamorò di Federica Mingarelli che diventò sua moglie. Era arnarese e casalinga, anceh se adorava il cucito ed in particolare l'uncinetto. Questi ebbero quattro figli: Franco, Marisa, Giuliana ed un altro bambino di cui non ho alcuna testimonianza perchè morto in gioventù. Giuliana fu prima operaia in un caseificio, ed ora casalinga, Marisa è casalinga anche se le piace il lavoro a maglia, mentre Franco, mio nonno, lavorò in un albergo fin quando non fu vittima di un tragico incidente che non gli permmise di continuare il proprio lavoro. Antonio, l'altro bisnonno invece, nacque ad Arnara,e dopo aver sposato Maria Domenica andò in Venezuela in cerca di lavoro. Lì aprì una macelleria che chiuse dopo aver guadagnato abbastanza, tornando così nel proprio paese. Cercò un altro lavoro trovandoloa Roma come portiere di un palazzo. La mia bisnonna nel frattempo fu prima casalinga e poi, con il trasferimento a Roma del marito, anche lei si trasferì nella capitale facendo così la baby-sitter, anche se continuò a nutrire la propria passione per gli animali. I due ebbero quattro figli: Giuseppina, Fiorella, Maria Pia, e Francesca. Tutte furono casalinghe; Fiorella però, come la madre è legata molto agli animali, Maria Pia alla natura tanto che coltivare la rende fiera, Francesca adora viaggiare, mentre Giuseppina morta giovane, realizzò numerose tovaglie e coperte poichè innamorata del cucito oltre che di Franco Silvestri, l'uomo dal quale avrà cue figli: Lucilla nata a Ceccano ed Emiliano nato a Roma. Lucilla è mia madre e il suo interesse primario è la famiglia, mentre lo zio Emiliano adora il calcio ed il figlio Riccardo avuto dopo il matrimonio con Silvia Testani. Come accennato mia nonnna Giuseppina morì all'età di 25 anni, a causa di un tumore al seno, lasciando mia madre di cinque anni e mio zio di sette giorni. Nel corso degli anni il nonno Franco si risposò con Anna Cappella, avendo così altre due figlie: Simona e Serena. Mia madre all'età di sedici anni incontrò mio padre Sebastiano Battaglini e dopo due anni di fidanzamento si sposarono. L'anno seguente ebbero mia sorella Giacinta e dopo sette anni me.
La fotografia è entrata nlle famiglia di mia madre grazie al mio prozio Vincenzo Silvestri, intorno agli anni sessanta, appassionato di foto, amante dei ricordi.
La storia dal ramo paterno, invece, ha inizio con i trisnonni di cui purtroppo non ho alcun ricordo o testimonianza. Ecco perchè la mia ricostruzione partirà dai bisnonni Domenico Battaglini, Rosa Funari, Sebastiano Fiori e Luisa Funari. Domenico nacque ad Arnara, fu agricoltore e la sua più grande passione era ridere, essendo un uomo, a detta di tutti, solare. Costui si innamorò di Rosa Funari anch'ella arnarese e casalinga, donna che adorava moltissimo gli animali, forse anche perchè vi era molto a contatto. Questi ebbero sei figli: Francesco, Angela, Mario, Antonio, Maria e Cataldo. Nacquero tutti ad Arnara e mentre gli uomini furono agricoltori, le donne furono casalinghe, anche se Francesco si specoalizzò nella trebbiatura poichè possedeva la trebbia. Maria invece era anche bracciante agricola, mentre Antonio, dopo essere stato chiamato in guerra, morì in Egitto. Mio nonno Cataldo, invece, olrte ad essere legato molto alla propria terra era, ed è ancora, assai attaccato al denaro e al guadagno, anche a causa della miserai di allora. Anche Sebastiano Fiori, l'altro bisnonno, faceva il contadino ed era di Arnara; aveva un forte senso patriottico, così come l'amore provato per la moglie Luisa Funari, la quale adorava cucire e realizzare corredi per i membri della famiglia. Costoro ebbero sette figli: Felicetta, Costanza, Enrico, Giacinta, Mario, Antonnietta e Lina. I due uomini erano agricoltori, mentre le donne in cerca di fortuna andarono in America insieme ai rispettivi mariti, ad eccezione di Giacinta, mia nonna, donna sempre pronta a riunire la famiglia, cucinando per tutti, la quale sposò prima Antonio Battaglini, e poi , in seguito alla sua morte, stando a contatto con il fratello di quest'ultima ed essendo legata ormai alla famiglia, si unì a Cataldo Battaglini. I due ebbero tre figli: Antonia, Domenica e Sebastiano. Antonia pur di seguire Antonio Viannesi, l'uomo che amava, andò in America, dove ancora oggi vive insieme ai suoi due figli: Nadia e Gianni. Domenica invece sposò Italo Cioci anch'egli agricoltore, con il quale ebbe tre figli: Fausta, Antonio e Giacinta. Mio padre invece continuò il lavoro di famiglia amando molto gli animali. Egli sposò mia madre all'età di 24 anni, avendo l'anno seguente mia sorella Giacinta e dopo sette anni me. Purtroppo non conosco chi fu il primo ad introdurre la macchina fotografica nella famiglia di mio padre, nè quando questo avvenne.
Giuseppina Battaglini