RAMO PATERNO - Turriziani Giuseppe e Spaziani Teresa (bisnonni paterni) nati e vissuti a Frosinone, unitisi in matrimonio nel 1920 danno alla luce sei figli nati tra il 1921 e il 1939, Maria, Nazarena, Angelo, Giuseppina, Rosetta e Gerardo morto all'età di trentatre anni. Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale a Frosinone, tra stenti e bombardamenti il terzogenito della famiglia Turriziani Angelo(nonno paterno) conosce nello stabilimento Bomprini- Parodi- Delfino attuale S.N.I.A., dove lavoravano la polvere da sparo per la costruzione di proiettili, Staccone Santa (nonna paterna) anch'essa operaia, figlia di Staccone Domenico e di Pofi Angelica(bisnonni paterni) appartenenti ad una famiglia numerosa con sei figli nati tra il 1908 e il 1925, Filomena, Maria, Arduino, Teresa, Santa e Pietro.
Turriziani Angelo (nonno paterno) finita la guerra nel 1949 con poca possibilità di lavorare parte come tanti italiani in cerca di lavoro in Argentina. Lasciata Staccone Santa (nonna paterna) a Ceccano, dopo essere stati fidanzati per molti anni e aver conosciuto le rispettive famiglie, decide prima di trovare una buona sistemazione e poi sposa per procura mia nonna paterna che parte. Arrivata in Argentina nel 1951, nonna trova impiego presso un ristorante per il quale faceva le fettuccine. Il 7 Giugno 1954 nasce il primogenito Turriziani Antonio Giuseppe (mio padre), l'anno successivo il 15 Dicembre nasce il secondogenito Turriziani Maurizio Domenico (mio zio) e il 10 Aprile 1961 nasce il terzogenito Turriziani Giorgio Alberto (mio zio). Rispettando l'usanza del luogo nativo cioè quello di mettere due nomi, i primi due figli conosciuti e visti solo attraverso le foto dai parenti lontani hanno come secondo nome quello dei rispettivi nonni che loro però non avevano ancora conosciuto. Nel 1964 tornato in Italia per nostalgia della patria perchè nonna Staccone Santa nonostante una bella casa, un lavoro e i figli abbastanza grandi con tante amicizie non riusciva ad abituarsi ad una vita diversa, lontana dalla sua terra, dalle sue origini e dai suoi parenti. Arrivati in Italia dopo un lungo viaggio di diciotto giorni in nave, sbarcano a Napoli, dove trovano ad accoglierli i parenti. Arrivati a Ceccanola vita non è stata facile, non avevano una casa e i figli non conoscevano la lingua, hanno dovuto ricominciare da capo. Nonno ha continuato il suo lavoro di muratore e nonna per una stagione ha fatto la cuoca presso un ristorante di Fiuggi da sempre città di villeggiatura e poi ha fatto la donna di servizio presso una ricca famiglia ceccanese. Dopo aver trovato un lavoro sicuro hanno costruito la casa, i figli sono diventati grandi, si sono ambientati, sono andati a scuola e hanno avuto le prime amicizie, fatto le prime esperienze amorose. Proprio andando a scuola alle medie del 1968 i miei genitori si sono conosciuti. Il 19 Aprile 1976 si sono sposati e hanno avuto anche loro tre figli: Rita, nata il 26 Settembre 1978, Angelo, nato il 17 Agosto 1982, Letizia, nata il 23 Dicembre 1989.
RAMO MATERNO -
Il ramo materno, a differenza di quello paterno, ha origini ceccanesi anche se li accomuna il problema dell'emigrazione. Aureli Pasqua Teresa e Micheli Pietro Paolo (bisnonni materni) originari di Ceccano e da sempre vissuti alla "Borgat", piccolo centro caratteristico della Ceccano bassa ancora oggi popolatissimo si sposano nel 1898. Famiglia di agricoltori con cinque figli a carico nati tra il 1899 e il 1922 cercano di sopravvivere come possono aiutandosi anceh con qualche lavoro all'estero. Infatti il bisnonno materno compie ben quattro viaggi in America dove lavorava come manovale. Il primo dei loro cinque figli Giuseppe nato a Ceccano nel 1899, partecipa alla Prima Guerra Mondiale come sergente. Durante il Fascismo partecipa alla Guerra D'Abissinia (Africa) e Campagna d'Etiopia, dove combatte come sergente maggiore Tripoli, dove si congeda.
Agevolati nel trovare un lavoro come tutti i reduci di guerra fece varie domande alle ferrovie, all'ospedale e in America per alcune industrie, l'America fu la prima risposta ad arrivare. Così partì e lì è vissuto e morto pochi anni fa. Il secondogenito Domenico, nato nel 1903, non partecipò considerata la giovane età alla guerra, ma durante l'era fascista fu un convinto e ribelle antifascista e per evitare l'arresto fu mandato dai suoi genitori in America dove morì per cause naturali all'età di 27 anni. Il terzogenito Francesco nato nel 1908 svolse il servizio militare all'età di vent'anni e durante la Seconda Guerra Mondiale fu richiamato alle armi. Tornato a Ceccano divenne falegname presso l'ospedale civile "Santa Maria della pietà", si sposò e visse fino alla sua morte nella casa paterna alla Borgata. La quarta della famiglia ed unica femmina, nata nel 1913 Rosa, sposò un ragazzo di Riofreddo, paesino ai confini tra il Lazio e l'Abruzzo, ma visse e morì a Roma dove si trasferirono per lavoro. L'ultimogenito, mio nonno paterno, Micheli Luigi, nato nel 1922 frequentò la scuola fino alla quinta elementare. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu soldato dell'Aeronautica. Passò da Ciampino a Roma a San Pancrazio nelle Puglie, poi fu mandato in Croazia. Tornato a ROma nel mese di Settembre quando ci fu l'armistizio, ocme molti giovani scappò per tornare a Ceccano, ma venne richiamato e trasferito più volte toccando varie città: Napoli, Livorno, Orvieto, Viterbo e L'Aquila dove si congedò nel 1945. Finita la guerra torna a Ceccano ed inizia a fare le sue esperienze lavorative a Roma dove trova impiego prima in un bar, poi in un ristorante. Nel frattempo conosce una giovane ragazza di umili origini anch'essa proveniente da una famiglia piuttosto numerosa tipica del tempo. La ragazza, mia nonna materna, Ciotoli Gaetanina, nata a Ceccano nel 1932, è figlia di Maura Vincenza (bisnonna materna) unica figlia del matrimonio tra Maura Felice e Bruni rosa (trisnonni materni) e Ciotoli Pietro Antonio (bisnonno materno), quest'ultimo nato il 30 Novembre 1901 e morto all'età di 104 anni faceva parte di una famiglia molto numerosa. Partì nel 1920 quando la Prima Guerra Mondiale finì, fece servizio a Trento nella Carretti, dopo il congedo riprese il lavoro da carrettiere a Ceccano. Nel 1939 fu richiamato alle armi, mandato a Rodi, dopo un anno di servizio tornò a casa e riprese il suo mestiere. Comprato il terreno a Ceccano dal Marchese Berardi, nei pressi della stazione dove oggi risiede mia nonna. Commerciava con i paesi vicini della provincia di Frosinone e Latina dove vendeva cereali e ligno. A cent'anni è diventato sindaco, per un giorno è andato alle scuole medie a raccontare la vita. Nel 1924 sposa Maura Vincenza con la quale ha quattro figli: Luigi, nato nel 1925, Agostino nato nel 1928, Gaetanina (nonna materna) neta nel 1932 e Giovanni nato nel 1939. I primi due figli accomunati dallo stesso destino sono costretti dopo la guerra a lasciare la patria e gli affetti familiari per cercare fortuna in America dove ancora oggi vivono. Gaetanina, unica figlia femmina, durante la Seconda Guerra Miondiale poco più che una bambina, dovette lasciare la scuola che frequentò fino alla terza elementare per diventare una piccola donna di casa. In quel periodo a Ceccano i ripetuti bombardamenti, avevano distrutto il ponte che ancora oggi sovrasta la ferrovia, il ponte che serve per attraversare il fiume Sacco e raggiungere la parte alta del paes, il santuario di Santa Maria a Fiume e l'intera piazza Berardi. Finita la guerra iniziò il periodo di ricostruzione e mia nonna mentre gli altri coetanei tornavano a scuol, iniziò a caricare l'acquan necessaria oltre che per le mansioni quotidiane anche per la ricostruzione di case. In quegli anni mia nonna Ciotoli Gaetanina, appena sedicenne, conobbe mio nonno Micheli Luigi di dieci anni più grande di lei che sposò il 14 Ottobre 1948. Dopo appena un anno la famiglia cominciò ad ingrandirsi. Il 21 Giugno nacque il primogenito, Micheli Pietro Paolo che come era solito usare porta lo stesso nome del nonno paterno. Dopo cinque anni il 6 Agosto 1954 nacque Micheli Marianna, mia madre e nel 1961 venne alla luce Micheli Teresa.
Nel 1948 nel frattempo mio nonnocambia mestiere, entra a lavorare nella tipografia dell'Espresso dove si iniziò a stampare il "Corriere dei Piccoli". Crescendo i loro figli tra cui mia madre cominciarono ad avere amici e a fare le prime esperienze amorose. Il 19 Aprile del 1976 dopo molti anni insieme, mia madre Micheli Marianna e mio padre Turriziani Antonio Giuseppe, conosciutisi alle medie, si sono sposati. Dal loro matrimonio sono nati, il 26 Settembre 1978 Rita, il 17 Agosto 1982 Angelo e il 23 Dicembre 1989 Letizia.
Letizia Turriziani