Il mio bisnonno materno si chiamava Ascenso Terribile; era nato a Capricchia, una frazione di Amatrice, e svolgeva la professione di sarto. Era molto conosciuto per il suo lavoro, al punto che molti giovani venivano anche da fuori provincia per imparare da lui. Uomo molto preciso nel lavoro e molto curato nell'aspetto, a circa venticinque anni si sposò con Sofia Crisari, nata nella frazione Francucciano. Una volta sposati si trasferirono a Cossara, dove la famiglia del mio bisnonno aveva un negozio che fungeva da alimentari, tabaccheria e osteria; mentre il mio bisnonno faceva il sarto, la moglie gestiva il negozio. Dal loro matrimonio nacquero ben undici figli tra cui mio nonno, Domenico Terribile: partito molto giovane per il servizio di leva proprio a Bologna entrò a far parte della cavalleria. Un giorno durante la libera uscita incontrò una splendida ragazza che stava raccogliendo l'acqua ad una fontana, si trattava di mia nonna che si chiamava Maria Gazzotti dei miei bisnonni di Bologna sono so' molto: so soltanto che la mia bisnonna Pia Naldi faceva la lavandaia e il mio bisnonno faceva il norcino. Dopo poco tempo i due si fidanzarono e mio nonno donò alla sua futura moglie una foto con una dedica "e sebben brutto sono deciso e a voi la dono": dopo tre mesi diventarono marito e moglie.
Mia nonna si trasferì a Cossara; anche lei svolgeva il mestiere di sarta ma si occupava anche del negozio, poiché mio nonno lavorava i campi. Dalla loro unione nacquero tre figli, tra cui mia madre, Elvis Terribile, che ancora continua l'attività della mia bisnonna.
Invece il bisnonno paterno si chiamava Ambrogio Poggi che di S. Giusta una frazione di Amatrice, e il suo mestiere era quello del contadino. Era un uomo alto e molto magro e portava i baffi; caratterialmente era buono e generoso. SI sposò con Erminia Picca che era nata a Collecreta una frazione di Amatrice. Anche lei era molto alta, buona e generosa. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli tra cui mio nonno Stefano Poggi che partito per la guerra in Sudafrica fu tenuto prigioniero dagli inglesi per circa due-tre anni; tornato dal Sudafrica, lavorò per qualche anno a Roma, ma poi tornò a S. Giusta dove si sposò con mia nonna Amalia Fantusi.
I genitori di mia nonna si chiamavano Costantino Fantusi e Assunta Perilli originari delle Marche giunti a S. Giusta per fare i mezzadri.
Dal matrimonio di mio nonno e mia nonna nacque mio padre Poggi Giovanni. Un giorno durante una festa in un ristorante conobbe mia madre scoppiò il colpo di fulmine e dopo due anni si sposarono e siamo nati io (Laura) e mio fratello Marco.
Laura Poggi