I miei trisavoli paterni da parte di mia nonna sono tutti nati ad Asiago, in provincia di Vicenza, avevano proprietà terriere. Con lo scoppio della guerra (15/18), Asiago fu distrutta dai bombardamenti e sono dovuti fuggire. Tra i figli maschi maggiorenni alcuni sono partiti per la guerra, tra questi il mio bisnonno Umberto Bianchi, che ferito in guerra, fu decorato di croci di guerra. Anche i miei prozii di secondo grado Angelo e Giosuè Carli, sono dovuti partire e Giosuè morì durante la guerra di tetano. Dopo tre anni finita la guerra tornarono ad Asiago e dovettero ricominciare da zero, ricostruire tutto ciò che avevano perso. Dall'unione di Andrea Carli e Antonia Bianchi sono nati dodici figli di cui tre sono morti durante la guerra. Di questi dodici nacque Andreina Carli, bisnonna paterna, che per sposarsi, siccome ancora minorenne ha dovuto richiedere l'esonero ecclesiastico per unirsi con Umberto Bianchi, bisnonno paterno, che aveva otto anni più di lei. Dato che si sono sposati a Gennaio, non poterono partire per il viaggio di nozze, perchè nella notte cadde più di un metro di neve. Dalla loro unione nacquero sei figli tra cui Silvana Bianchi, nonna paterna. Nel 1952 vennero presentati i miei due nonni Silvana Bianchi e Ulderico Parogni, perchè lavoravano nello stesso ufficio, dopo qualche mese si fidanzarono e l'anno successivo si sposarono e il sacerdote che celebrò il matrimonio era lo zio di nonno Ulderico. Un anno e mezzo dopo nacque Stefania Parogni, zia paterna, dopo un altro anno e mezzo nacque Pier Francesco, papà e doposedici anni nacque Andreina. Zia Stefania si diplomò in pianoforte e canto al conservatorio di Frosinone, ora è insegnante di musica, zia Andreina si laureò in Lettere con indirizzo archeologico, ora è insegnante di italiano e storia in un liceo. Papà si iscrisse al liceo scientifico, ma fu bocciato dal professore di matematica, perchè riuscì a risolvere un problema che lui non riusciva a risolvere. Il professore invece di premiarlo lo bocciò e mio padre fu mandato al collegio vescovile di Verdi. Uscito dal collegio si iscrisse all'università di Ingegneria, ma non concluse, perchè si arruolò come militare per un anno, ora è un programmatore di PC. Della famiglia materna non so molto, perchè mio nonno Antonio Patrizi è morto nel 1995 e mia nonna, Lucia D'Aversa, a causa di problemi mentali, non si ricorda niente. Nel 1950 dalla loro unione nacque Felicetta Ptrizi, zia materna, e dopo sette anni nacque Fiorella, mamma, tutte e due iscritte all'Istituto tecnico femminile. Agli inizi di Dicembre dell'82, attraverso amici in comune, mia madre e mio padre si sono conosciuti e nello stesso anno, il 27 Dicembre si fidanzarono; dopo cinque anni, il 31 Maggio 1987, si sposarono, anceh se mio nonno paterno non era molto contento. Dopo un anno nasce Ilaria Parogni, mia sorella finito il liceo classico, si è iscritta all'Università di Londra, indirizzo Scienze Pollitiche Europee. Dopo due anni sono nata io, Silvia.
Silvia Parogni