La mia famiglia è composta da mio Padre (Scotti Antonio), mia madre (feola Silveria Maria), e mia sorella (Scotti Chiara) e naturalmente io (Scotti Silveria).
MIO NONNO ED IL "MAR RICORDO".
Mio nonno nell'anno 1942 all'età di 14/15 anni alla vigilia di S. Giuseppe approfittò per andare a pesca con suo padre. Partiti da Ponza, con la loro piccola barca chiamata Aurora, di 9.50 m. con un piccolo motore di 8-10 cavalli di potenza, si recarono a pescare a Palmarola. Arrivati sul posto calarono le reti sulla secca di Tramontana: era una giornata bellissima. Tutto ad un tratto suo padre, guardando aevante, avvistò una nuvola grigia che si ingrossava velocemente di vento di levante. Tolsero immediatamente le reti. Il vento faceva ingrossare velocemente il mare. Andarono con la barca sulla spiaggia di Palmarola sotto il Faraglione di S. Silverio per raggiungere le altre due barche che pescavano insieme, una di queste barche si chiamava S. Ciro ed il capo barca era Giuseppe Conte soprannominato Giuseppe di Mamena padre di Clorinda e Adele. La barca che restò a Palmarola avvisò il mio bisnonno che il S. Ciro stava tornando Ponza. Nonno e suo padre approfittarono per tornare a Ponza per non mancare l'indomani alla festa di S.Giuseppe. Arrivati al Faro della Guardia sembrava che la navigazione andasse bene. Puntarono la prua verso le Formiche di levante, il mare ed il vento erano in aumento. Attraversarono le Formiche arrivando più verso la Punta della Madonna, all'improvviso un'onda più grande del solito inondò la barca ed il motore si fermò. Incominciarono ad andare alla deriva, con il motore fermo non si poteva più fare manovra, scorrazzarono verso la Parata arrivando a 300 m. degli scogli. Suo padre buttò l'ancora a mare verso le ore 23:00/24:00. Il padre di mio nonno stava sulla prua, con la corda del ferro faceva tira e molla per dare elasticità alla corda per non farla spezzare perchè allora le corde erano di canapa. Verso le 4:00 di mattina il mio bisnonno ormai stanco, lasciò la corda, e tutto ad un tratto la corda si spezzò e andarono alla deriva. Mio nonno con suo padre invocavano S.Silverio e S.Giuseppe che li salvassero. Si arenarono a terra e il mio bisnonno si buttò in mare invece mio nonno rimase sulla barca piena d'acqua, poi si buttò anch'egli e si aggrappò ad uno scoglio ma scivolò in mare e svenne. Il mare lo trascinò verso la riva della Parata e lì mio nonno si svegliò e trovò al suo fianco il padre, così si misero in salvo. Da allora ogni anno mio nonno non è più andato a pescare alla vigilia di S. Giuseppe e quel giorno va in chiesa a ringraziare il Signore che lo aveva salvato da quella tempesta.
Silveria Scotti