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famiglie laziali

latina e provincia

collezione di Angela Karimpour Ghahnavieh storia della famigliastoria della famiglia

Grazie ai ricordi di mia nonna materna, Pastore Caterina, di mia madre, Cantone Michela, e di mio padre, Karimpour Ghahnavieh Jahangir, ho cercato di ricostruire i passi fondamentali della storia della mia famiglia. La mamma della mamma di mia nonna, cioè la mia trisnonna, si chiamava Filomena Cerasuolo, abitava a Parete, in provincia di Caserta ed era una contadina che lavorava nella "masseria del Garofano", un podere che secondo mia nonna apparteneva al principe d'Aragona. Ciò che coltivavano in questo podere erano frutta e cereali, e le donne indossavano gonne abbastanza lunghe, molto scomode per lavorare e gli uomini naturalmente i pantaloni e non erano separati ma lavoravano insieme. Ha sempre vissuto a Parete dove ha conosciuto Luigi Rinaldo, suo marito, anche lui contadino in un podere nei pressi di Frignano (sempre in provincia di Caserta). Dal loro matrimonio nacquero sei femmine: Luigi, Elena, Michela, Raffaella, Rotonda e Giacobba, la mia bisnonna. A quei tempi poteva sembrare una disgrazia avere tutte queste femmine, ma tutte e sei furono costrette a lavorare in campagna proprio come i loro genitori e nello stesso podere dove lavorava la madre. Rinaldo Giacobiana, chiamata da tutti Giacobbina, si sposò all'età di circa vent'anni con Pastore Giovanni, conosciuto proprio nei campi dove lavoravano nella "masseria del Garofano". Da quest'altro matrimonio nacquero undici figli: Caterina, mia nonna, Carmine, Luigi, Filomena, Maria, Antonietta, Anna, Luciano, Nicola, Mariarotonda e Rita. Mia nonna, la più anziana di undici figli, era contadina sempre nello stesso podere della sua nonna; purtroppo lei è l'unica tra i fratelli e le sorelle che non è mai andata a scuola, mentre i primi sei hanno frequentato le elementari e gli ultimi quattro la scuola media. Mia nonna lavorava assieme ai suoi fratelli Carmine, Luigi e Nicola e alle sue sorelle Filomena, Maria Antonietta e Mariarotonda. Mentre Anna e Rita rimasero casalinghe per tutta la vita e Luciano perito industriale. Il poco tempo libero che avevano lo trascorrevano a casa magari a ricamare o a fare il pane. Il rapporto che avevano con loro padre non era dei migliori, il dialogo era minimo però alle mani non ci si arrivava quasi mai. Mia nonna, Pastore Caterina, Sempre a Parete, si sposò nel 1958 con Cantone Arcangelo, quando era un camionista. Mio nonno fece svariati lavori, lavorò in campagna, lavorò in un acquedotto, fece il terzo avviamento, ed infine il camionista. Mia nonna e mio nonno ebbero cinque figli: mia madre Michela, Salvatore, Giacobba, Giovanni e Biagio. Mia madre studiò a Napoli, dove ha conosciuto mio padre, alla facoltà di Economia e Commercio, che però non ha concluso per pochi esami, perchè si è sposata. Quando si trasferì a Terracina si sentiva un pò spaesata e inoltre i terracinesi erano, e sono, un pò asociali e poco inclini a fare conoscenze. Ma poi col trascorrere del tempo fece molte conoscenze e strinse varie forti amicizie.
Il mio padre Karimpour Ghahnavieh Jahangir è originario dell'Iran, che si trovia in Asia, confinante con l'Iraq, in particolare è nato e vissuto fino all'età di diciotto anni ad Esfahan.
Il nonno di mio padre, il mio bisnonno paterno, si chiamava Ali Karimpour ma poi per motivi politici ha aggiunto Ghahnavieh, che era la zona di sua proprietà poichè era un feudatario e Ghahnavieh era il suo feudo. In quel periodo erano ancora possibili i matrimoni combinati e lui fu "costretto" a sposarsi con sultan Fatima che era una casalinga, ma con una grossa dote. Dal loro matrimonio nacquero due figli: Mohamad e Hossein. Mio nonno, Mohamad, dato che era il primogenito ricevette dal padre il feudo Ghahnavieh, ma anche se era il feudatario lavorava nei campi insieme agli altri contadini, inoltre aveva anche una concessione per la distribuzione del petrolio regionale ed un allevamento di ovini e bovini. Hossein invece è sempre stato contadino e si sposò con Sia, una casalinga. Invece il mio bisnonno paterno, Esfandiar-Khan Frughi di famiglia principesca, che si sposò, in tenera età, sempre attraverso un matrimonio combinato, con Acram, la mia bisnonna, che purtroppo mio padre non ha mai conosciuto perchè è morta dopo l'ultimo parto. Dal loro matrimonio nacquero mia nonna Fazeh, Baram, Bahman e Zohreh. Baram divenne un colonnello dell'esercito e si sposò coon una nobildonna francese, Jacqueline, che commerciava in opere d'arte, li esponeva ad Esfahan. Invece Baham divenne preside di una scuola media di Esfahan, si sposò con Nosrat, una casalinga ed infine Fazeh si sposò con Farughi Mortasa, un ricco feudatario. E mia nonna Fazeh si sposò con Mohamed Karimpour Ghahnavieh con cui fece ben quattro femmine e otto maschi. Le femmine sono: Farkhondeh, casalinga, Aktar, casalinga, Akram, professoressa di lingua straniera in uno dei tanti licei di Esfahan e Soraya, farmacista. La prima si è sposata con Asan, ora pensionato ma prima lavorava in una raffineria di petrolio; la seconda si è sposata con Mansur, un pilota dell'esercito iraniano che partecipò alla guerra Iran.Iraq, la terza con Ciora, commerciante ormai morto a causa di un incidente stradale ed infine l'ultima con Mansur, profesore di geografia presso il liceo di Esfahan. Invece i maschi sono: Manucher, che tutt'ora è un bravissimo cardiologo, Husciang, professore di scienze motorie presso una scuola media di Esfahan, Gamscid, commerciante, Teimur, che ha aperto un'impresa di impiantistica per grandi fabbriche, Mansur, che tutt'ora è un grande ingegnere elettrico, Ghavam, ingegnere edile, Nasir, ingegnere edile che da circa venti anni si è trasferito ad Ancona e mio padre, Jahangir che all'età di diciotto anni, dopo aver fatto il liceo scientifico si trasferì in Italia prima a Perugina perchè frequentava l'Università per stranieri, dopodichè si trasferì a Napoli per frequentare la facoltà di medicina, ma non prese la laurea poichè conobbe mia madre circa nell'Ottanta e dopo due anni si sposarono. Mio padre quando si trasferì in Italia non ebbe molti problemi con gli italiani. Instaurò sin da subito bellissimi rapporti quasi con tutti. Ma i genitori di mia mamma erano all'inizio un pò diffidenti; l'hanno accettato con molta cautela ma poi col tempo, conoscendosi meglio, non ebbero alcun problema; anche se le malelingue nel paese non mancavano. La caratteristica che però si è portato dall'Iran, e ancora oggi ha, è questo carattere così autoritario, determinato ,deciso e inflessibile, titico di un pò tutti i persiani. uesta caratteristica se per alcuni aspetti è molto "utile", a lungo andare diventa un difetto di egocentrismo. Ma la causa di questo carattere va ricercata nel passato... Maometto portò nei paesi Arabi la religione islamica; dopodichè ci fu l'invasione degli arabi nell'antica Persia, ma i pesiani, che erano culturalmente molto più avanzati degli arabi, accettarono l'islamismo ma a una sola condizione ovvero che l'islamismo persiano doveva essere diverso da tutti gli altri paesi arabi e da questa vicenda tutti i paesi arabi rimasero sanniti e solo i persiani rimasero sciiti.
Angela Karimpour Ghahnavieh
          
Foto di gruppo dei cugini Karimpour Ghahnavieh
1962Foto di gruppo dei cugini Karimpour Ghahnavieh

La fotografia ritrae, da sinistra verso destra: Parviz Karimpour Ghahnavieh, Kurosh Karimpour Ghahnavieh ed infine Puria Karimpour Ghahnavieh. I tre bambini si trovano all'interno di un giardino e sono circondati da una fitta vegetazione

le altre foto della collezione di Angela Karimpour Ghahnavieh

  • 1962 Foto di gruppo dei cugini Karimpour Ghahnavieh
  • 1962 Foto in posa dei cugini Karimpour Ghahnavieh
  • 1916 Fototessera di Carmine Pastore
  • 1972 Mohamad Karimpour Ghahnavieh in posa
  • 1976 Jahangir Karimpour Ghahnavieh in posa
  • 1980 Foto di gruppo della famiglia Karimpour Ghahnavieh
  • 1971 Fototessera di Sirus Karimpour Ghahnavieh
  • 1975 Faezeh Forughi e Asar Karimpour Ghahnavieh in posa sul balcone di casa
  • 1916 Filomena Cerasuolo in posa
  • 1962 Manjur Karimpour Ghahnavieh in posa con i cugini
  • 1967 Husciang Karimpour Ghahnavieh e Zohreh Pusciandé nel giorno del loro matrimonio
  • 1977 Foto di Michela Cantone in posa
  • 1916 Ricordo del servizio militare di Salvatore Cantone
  • 1970 Ricordo del Volo dell'Angelo a Parete
  • 1962 Foto di gruppo della famiglia Cantone
  • 1970 Giacobbina Cantone nel Volo dell'Angelo di Parete
  • 1962 Foto di gruppo della famiglia Karimpour Ghahnavieh