C'erano una volta due famiglie molto speciali da cui sarebbero nate due persone molto importanti, che oggi sono la mia mamma e il mio papà. Una famiglia viveva a Chaiamari, via Colle dello Zoppo. Un'altra famiglia viveva a Porrino, via Porrino Dogana. Tutto cominciò molto tempo fa da antenati sconosciuti, antenati dei "Raponi" e dei "Mauti". Ed è proprio dagli antenati che nacquero i miei bisnonni, i miei nonni e così via, fino ad arrivare a me. Dei miei bisnonni non ho molti ricordi. Infatti sono tutti morti prima della mia nascita, ma tranne una: Salome Bottoni, che noi chiamavamo nonna "Salmuccia". Lei, la mamma del mio nonno paterno, è morta il 28 gennaio 2006, dopo aver ormai perso la memoria. La sua e quella dei suoi figli è stata una vita molto dura e difficile, infatti dopo aver perso Pio Mauti, suo marito, fu costretta a far lasciare la scuola ai suoi figli maschi per farli lavorare. Mio nonno Luigi faceva il pastore e la sua e la vita della sua famiglia andava abbastanza bene per quei tempi, fino a quando nella loro casa (nei pressi della piazza di Porrino) arrivarono i tedeschi nel periodo fascista e nazista. Loro furono costretti a trasferirsi in una baracca di una montagna e, un giorno, mio nonno, mentre stava passeggiando per i prati vicino la sua vecchia casa, sfiorò di poco la cattura da alcuni soldati tedeschi. Anche se cresciuto in povertà, mio nonno è un grande uomo che ha lavorato sodo per la sua attuale famiglia . E, come gratifica, incontrò mia nonna: Lucia, anche lei proveniente da una vita difficile e misera. Dall'altra parte c'erano nonna Annita e nonno Mario, i miei nonni di Chiaiamari. Ed ecco che arriva la nascita di Giovanni (detto Nino dagli amici) a Porrino; e la nascita di Iolanda a Chiaiamari. Lui simpatico, amichevole, preciso, permaloso; lei piuttosto riservata, solare, tranquilla e spiritosa. Vivono in due mondi diversi, difficile incontrarsi. Ma signor destino vuole che si incontrino, si innamorino, si sposino e mettano al mondo due figliolette. La prima mia sorella Stefania, la seconda io, Paola. E così, tutta la famigliola visse (almeno fino ad ora) felice e contenta...
Paola Mauti