Le radici genealogiche della mia famiglia paterna, a differenza di quella materna, non hanno propriamente origini ciociare. La mia bisnonna, Giulia Fiorbello, figlia di una ragazza- madre nepoletana, nacque nel 1916 ma alla sua nascita, non accettata dalla giovane madre stessa, venne abbandonata in un orfanotrofio e subito adottata dalla mia trisnonna rimasta vedova durante la Prima Guerra Mondiale. La mia trisnonna dall'orfanotrofio di Napoli l'ha portata a Ceprano, un paese ciociaro, centro propulsore dei miei avi paterni. Qui Giulia Fiorbello crebbe, ma con nostalgia di poter conoscere i suoi veri genitori. All'età di quattordici anni si sposò con Pasquale Celletti ed ebbe sei figli: appena quindicenne le nacque la primogenita Maria Celletti mia nonna, successivamente, Gino, Anna, Arduino e Armando. Nel 1949, dopo la guerra, partorì l'ultimo figlio Fiorenzo. Il mio bisnonno durante la Seconda Guerra Mondiale fu fatto prigioniero per otto anni in India e appena tornò a Ceprano si trovò senza un'occupazione perchè il lavoro all'epoca era molto scarso tanto che mia nonna fu costretta a lasciare gli studi frequentati fino al secondo avviamento. Ciò le è dispiaciuto molto, difatti lo ripete ancora oggi con rammarico.
Mia nonna appena ventenne andò a lavorare a Roma come collaboratrice domestica presso la casa di una nota attrice del tempo, Nadia Bianchi. Qui conobbe mio nonno Elio Marra, abile decoratore pittorico a Roma per lavoro artistico. Anche mio nonno però nonostante lavorasse a Roma era ciociaro, residente a Colli, una frazione di Monte San Giovanni Campano. Quando si conobbero si piacquero e si fidanzarono. Per vedersi quotidianamente tornarono insieme in Ciociaria, nonna a Ceprano e nonno a Colli. Mio nonno possedeva una moto e quasi tutti i giorni andava a trovare mia nonna. Mia nonna e mio nonno coronarono il loro amore nel 1958, sposandosi a Ceprano nella chiesa di S. Rocco. Nel 1959 nacque mio padre e si trasferirono a Colli nella casa dove attualmente vivono. Anche a Colli mio nonno intraprese l'attività artistica tanto che egli costruì un laboratorio artistico adibito soprattutto alla lavorazione della ceramica. Attualmente vi lavorano mio padre Bernardo Marra e suo fratello Armando, mio zio.
RAMO MATERNO -
Le radici genealogiche dei miei avi materni sono di origini ciociare: risalgono al primo Novecento e si radicarono a Monte San Giovanni Campano. Il mio bisnonno Salvatore Ferrazzoli era il Cavaliere del noto conte Lucernari, titolare dei feudi di Anitrella (frazione di Monte San Giovanni Campano).
Durante il suo servizio, il mio bisnonno, si invaghì di Maria Ferrazzoli una giovane lavandaia del paese. Dal loro matrimonio nacquero Giovanni, Iolanda e Pierina. Iolanda mia nonna, finite le scuole (avviamento) lavorava i campi di grandi proprietari terrieri.
All'età di 17 anni, durante la mietitura, fu notata da mio nonno Loreto Ferrazzoli, undici anni più grande di lei. Iolanda era molto bella, aveva tanti pretendenti e mio nonno per paura di essere rifiutato da lei, architettò con suo fratello un tranello, conducendola nella sua casa in modo da farle "perdere l'onore". Mia nonna, per non essere giudicata dagli abitanti del paese non ebbe scelta e fu costretta , involontariamente, a sposare mio nonno nel Maggio 1948. Dopo circa due mesi dal loro matrimonio mio nonno venne chiamato a lavorare in Francia nelle miniere, qui vi restò per sei anni, tornando ad abbracciare la famiglia solo una volta l'anno. Dal matrimonio con mia nonna nacquero sei figli, l'ultima Antonella Santaroni è mia madre. Quando ella nacque mio nonno aveva 49 anni, un'età abbastanza matura e mia nonna 38. Purtroppo mio nonno è morto già da 25 anni, all'età di 68 anni. Mia nonna è ancora viva e recentemente ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno.
Giada Marra